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Le industrie e le attività che operano in diversi campi di mercato, che comprendono in particolar modo i settori alimentari, meccanici, ecc, tendono a utilizzare determinati macchinari, impianti essenziali e strumenti che offrono la possibilità di eseguire una giusta produzione delle merci.

Secondo quanto stabilito dalla legge questi macchinari devono disporre dei RES, ovvero si tratta dei Requisiti Essenziali di Sicurezza. In maniera specifica questi ultimi sono regolati dalla Direttiva Macchine 89/392/CE.

Specificatamente questa normativa stabilisce che i macchinari, gli impianti e gli attrezzi impiegati dalle aziende e industrie sul mercato devono essere a norma di legge ossia devono possedere il marchio CE per mettere in risalto la loro attinenza alla DM.

In alcune situazioni può verificarsi che determinati macchinari che risultano realizzati prima della legge attuale, non sono dotati dei requisiti e delle caratteristiche regolata dalla Direttiva Macchine e in episodi come questi esistono soltanto due occasioni:

  • dare via il macchinario che si detiene per acquistare un nuovo macchinario;
  • continuare adeguandosi alla normativa in vigore.

Adeguamento macchine non marcate

Nel caso in cui si possiedono delle macchine non marcate si subirà una sanzione alquanto salata e nei casi peggiori si rischia anche il sequestro dei macchinari e il carcere.

Queste sono in totale le motivazioni per cui occorre ricorrere velocemente all’adeguamento delle macchine non marcate.

Inoltre, è bene sapere che i motivi risultano per di più più complessi e per questa ragione devono essere valutati sempre con il massimo dell’attenzione.

Innanzitutto, occorre pensare che ogni anno in Italia vengono registrati un numero alto di infortuni sul luogo di lavoro e una buona parte degli incidenti è provocata dall’utilizzo di macchinari non a norma di legge usati dalle aziende e dalle industrie.

I titolari delle aziende quindi non devono soltanto destare preoccupazione in caso subiscono sanzioni o altri svantaggi, ma devono pensare prima di tutto a tutelare i propri dipendenti sotto il punto di vista salutare e vitale.

Metodi per adeguarsi quando si posseggono macchine non marcate

L’adeguamento di macchine che non risultano essere a norma di legge e che quindi non rispondano in particolar modo ai RES, può essere richiesto soltanto agendo in modo diverso in base al tipo di macchinario.

In determinate situazioni, in effetti, vi è la possibilità di effettuare solamente delle modifiche decisamente piccole; mentre in altri macchinari bisognerà agire in maniera più complessa.

Per questa ragione, per una giusta considerazione delle tecniche da seguire per effettuare l’adeguamento, è bene sapere che il titolare dell’attività innanzitutto dovrà eseguire un esame tecnico attento degli strumenti e in più uno studio operativo e funzionale.

Una volta che il primo passaggio sarà stato completato bisognerà continuare effettuando il secondo passaggio, ovvero quello che interessa la sicurezza. In questa parte occorrerà rispettare le caratteristiche minime e i requisiti come indicato esplicitamente dall’allegato V e VI dal D.L 81/2008.

Nello specifico tali allegati indicano le informazioni per ciascun tipo di macchinario che sia a pressione, semovente, fisso, etc.

In questo caso sarà sufficiente esaminare l’affinità dei macchinari che si utilizzano sul posto di lavoro e quindi in azienda e quelli previsti dagli allegati, al fine di scovare le competenze minime che riguardano la sicurezza che risultano indispensabili per la messa a norma.

Metodi per mettere a norma le macchine non marcate

Per mettere a norma le macchine non marcate CE occorrerà accertarsi che tali interventi siano effettuati in modo giusto.

Per riuscire in quest’impresa sarà necessario avere la presenza di esperti e quindi di consulenti e tecnici qualificati nel settore.

Informazioni dell’articolo tratte dal sito: https://www.gdmsanita.it/adeguamento-macchine-non-marcate.php