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Se ne sente parlare con una frequenza sempre maggiore, ma in pochi probabilmente sono informati in riferimento agli ITS. Si tratta di un acronimo che vuole indicare degli Istituti Tecnici Superiori e rappresentano un’ottima soluzione per trovare un posto di lavoro nel settore della tecnologia.

Come in tanti ben sanno, quello tecnologico è uno dei settori chiave della nostra società e gli ITS academy mirano per l’appunto a fornire quella formazione e preparazione necessaria per approdare sul mercato del lavoro in una posizione più favorevole e privilegiata.

L’obiettivo degli ITS

La missione di questi istituti tecnici superiore è ben chiara e delineata. Proviamo ad analizzarne le peculiarità principali. Prima di tutto, permettono agli studenti, dopo aver conseguito il diploma, di raggiungere un alto grado di specializzazione in ambito tecnologica, che risulterà decisamente importante per provare a inserirsi nel mondo del lavoro con il vantaggio di poter contare su una qualifica ben precisa, oltre che su una conoscenza maggiore dello stesso.

L’obiettivo, al contempo, è quello di trasmettere le giuste e competenze per la formazione di tecnici superiori che riescano a raggiungere dei ruoli decisamente fondamentali e strategici nei settori di fondamentale importanza per lo sviluppo dello Stato, sia dal punto di vista economico che sotto il profilo produttivo e che potranno fare la differenza in futuro.

Gli ITS si occupano anche di realizzare e programmare dei nuovi sistemi per innovare e trasmettere il sapere e le conoscenze tecnologiche al folto gruppo di piccole e medie imprese. Non solo, dal momento che si cerca anche di proporre un’esperienza didattica che non si sviluppa solamente a livello teorico, ma soprattutto dal punto di vista pratico. Gli studenti saranno protagonisti in questo particolare percorso didattico, tramite l’azione e la sperimentazione in un gran numero di ambiti e di situazioni. È chiaro che, infine, lo scopo ultimo è quello di provare a orientare un numero sempre maggiore di giovani, ma anche le rispettive famiglie, verso le professioni tecniche.

Quali sono le peculiarità degli ITS

Uno degli aspetti più caratterizzanti l’esperienza degli Istituti Tecnici Superiori è senz’altro quella che si riferisce al modo in cui sono strutturati. Basti pensare come circa il 30% delle ore che si dovranno affrontare, sono ambientate in ambito aziendale. In questo modo, si cerca di creare fin dal primo momento un rapporto molto saldo e coeso tra gli studenti e il comparto produttivo di riferimento.

A tale riguardo, l’offerta formativa degli ITS è veramente completa, dato che spesso e volentieri prevede di affrontare anche degli stage direttamente all’estero. Non solo, dato che tale impostazione votata sempre più all’azione, è legata anche al fatto che il corpo docente proviene all’incirca per il 70% da professionisti che operano nel mondo del lavoro.

Nella gran parte dei casi, i corsi degli ITS presentano una durata biennale: quattro semestri e un monte ore complessivo che si aggira tra 1800 e 2000 unità. In alcuni casi, possono sforare tali soglie e svilupparsi fino al massimo su sei semestri, quindi avendo durata triennale. Alla fine del periodo di studio, ecco che gli studenti dovranno affrontare delle verifiche e dei test finali, di fronte a commissioni d’esame miste, in cui è preponderante anche la presenza di rappresentanti ed esperti del mondo del lavoro.

Sono varie le modalità con cui l’esperienza di studio viene poi trasferita nell’ambiente dell’azienda vera e propria. Spesso si tratta di una formazione che viene eseguita in regime di apprendistato, una soluzione che permette anche un’integrazione superiore tra la formazione e il lavoro. L’obiettivo è quello di formare dei professionisti che possano andare a colmare sempre di più il fabbisogno delle aziende, dato che le loro competenze riusciranno a rispondere molto meglio alle esigenze delle singole realtà imprenditoriali e favorire un tasso di occupazione giovanile sempre più alto.