Un tavolo e alcune sedie di legno

Tutti noi abbiamo in casa di sicuro mobili e arredi in legno. Per mantenerli belli a lungo dobbiamo ricordarci di trattarli periodicamente con i giusti prodotti, come cera per legno, olio, impregnante, antitarlo.

Inoltre, se uno di questi arredi dovesse rovinarsi o scolorirsi nel tempo, niente paura, possiamo intervenire con della speciale vernice per legno o smalto per legno, per ridare nuova vita al nostro mobile e farlo risplendere come nuovo nel salotto di casa.

Gli appassionati del fai da te e del restauro possono anche usare la gommalacca per legno, ideale per rinnovare mobili antichi.

Cos’è la gommalacca?

Questa sostanza deriva da una resina prodotta da un particolare insetto, la cocciniglia della lacca, e viene utilizzata dall’insetto per proteggersi.

Ecco perchè utilizzata sul legno, riesce a penetrare in profondità nelle sue fibre mettendo in evidenza tutti i pregi delle sue venature e marezzature (in orizzontale), le piume e le radiche.

In questo modo il legno ritorna al suo antico splendore mostrando tutto il suo pregio. usando la gommalacca su legni come ulivo, acero, la loro superficie diventerà anche maggiormente morbida e liscia al tatto.

Tutti questi prodotti per il legno li puoi trovare nei migliori negozi della tua città e negli store online del settore, dove avrai una vastissima scelta di articoli tra cui scegliere. In particolare, per dare nuova vita al legno, usa la gommalacca di zambottovernici.com, un’azienda che opera da anni nel settore e ti può offrire competenza e professionalità.

Sul sito puoi trovare due varianti della gommalacca, in scaglie o liquida; la variante liquida è disponibile in bottiglie da 1 litro e 5 litri, mentre quella in scaglie la trovi in sacchi da 1 kg e 5 kg.

Preparazione della gommalacca

E’ importante capire quale tipologia di gommalacca usare, perchè se scegli quella in scaglie c’è una preparazione dietro prima di stenderla sul legno.

La gommalacca in scaglie solide deve essere sciolta in alcool etilico (generalmente a 95°), e questo composto deve stare così per 24-48 ore affinché la gommalacca si sciolga completamente, ma a volte il processo può richiedere fino a 4-5 giorni se la qualità della gommalacca è più grezza o se l’ambiente è freddo. Infine otterrai una vernice naturale pronta all’uso.

Solitamente per una soluzione standard si utilizza un rapporto di 250-300 g di scaglie per litro di alcool. Una concentrazione minore (150-200 g/L) produce una vernice più fluida, soluzioni più cariche (fino a 400 g/L) producono invece una finitura più corposa e resistente.

Acquistando invece quella liquida, è già pronta all’uso.

Quanto dura la gommalacca e come conservarla

La gommalacca, una volta preparata, ha anche una data di scadenza; di solito si deve usare nel giro di pochi mesi, perché poi potrebbe perdere lucentezza e capacità di indurimento. Per questo conviene preparare piccole dosi alla volta, in base anche alla grandezza della superficie da trattare.

Dopo la preparazione è consigliabile filtrare la soluzione con una garza o un panno fine prima di utilizzarla, in modo da eliminare eventuali impurità e ottenere una vernice limpida e pulita.

Tecniche di applicazione: pennello, tampone e spray

Ci sono diversi metodi per stendere la gommalacca sulla propria mobilia, la scelta di uno o dell’altro dipende dalla tecnica che si vuole usare ma anche dall’esperienza di restauro che si possiede:

  • A pennello – è il più semplice e adatto ai meno esperti;
  • A tampone (di cotone o ovatta) – ideale per la lucidatura a specchio, richiede pratica e precisione;
  • A spruzzo – è il meno comune nell’ambito artigianale, ma molto utile se si devono applicare mani leggere e uniformi su superfici ampie.

Come passare la gommalacca a pennello?

Se decidi di usare il pennello, scegline uno piatto e con setole morbide che ti aiuterà a seguire la venatura naturale del legno durante la stesura.

Durante l’applicazione stendi mani sottili e uniformi, evitando di caricare troppo il pennello; lavora seguendo la direzione della fibra del legno e fai attenzione alle colature, soprattutto sui bordi e negli angoli per non ritrovarti alla fine con un risultato estetico insoddisfacente.

I più esperti possono utilizzare la tecnica a tampone, che richiede però maggiore attenzione: durante la pressione del prodotto sul mobile è fondamentale infatti esser molto delicati, e man mano che si asciuga, si potrà esercitare maggior forza.

Usi curiosi e meno conosciuti della gommalacca

Oltre a essere un’eccellente prodotto per il legno, la gommalacca vanta anche impieghi davvero particolari.

Nella liuteria viene utilizzata da secoli per proteggere e rifinire violini, chitarre e altri strumenti a corda. Riesce a formare una pellicola sottile e risonante che contribuisce sia alla bellezza estetica dello strumento in legno che alla qualità del suono.

La gommalacca è anche riconosciuta come additivo naturale (con la sigla E904) e viene usata come lucidante per il rivestimento di pillole, confetti, cioccolatini e alcune caramelle. Grazie alla sua trasparenza e alla resistenza all’umidità, crea una sottile patina protettiva che rende questi prodotti brillanti e gli permette di conservarsi più a lungo.

In passato è stata impiegata anche come isolante elettrico per avvolgere i fili di rame, come componente dell’inchiostro e perfino nella realizzazione di dischi a 78 giri, prima dell’avvento del vinile.