La fine del mercato tutelato dell’energia, lo scorso 1° luglio, ha messo molti nella condizione di dover scegliere nuovi partner per le utenze domestiche. Ecco qualche consiglio, allora, per essere sicuri di scegliere il fornitore luce e gas migliore per le proprie esigenze e che lo switch – così si chiama in gergo il passaggio da un operatore all’altro – sia davvero vantaggioso.

Considerare i costi unitari di energia e gas prima di cambiare fornitore

La prima cosa da fare per scegliere un nuovo fornitore di luce e gas è controllare quali sono i costi al kWh (per l’energia elettrica) e al Smc (per il gas) che applica. Le regole sulla trasparenza obbligano gli operatori del settore a dichiarare questi costi, che rappresentano di fatto il prezzo della materia prima nelle bollette, nei contratti e in tutto il materiale informativo e pubblicitario. Non dovrebbe essere difficile trovare i costi unitari applicati semplicemente collegandosi al sito dell’operatore in questione. Può essere utile, per capire se e quanto questi costi siano convenienti, prendere come riferimento il PUN (per l’energia) e il PSV (per il gas) che sono, semplificando, i prezzi medi nazionali con cui le due materie vengono acquistate all’ingrosso e sui cui i singoli operatori nel libero mercato applicano maggiorazioni differenti. Al costo della materia prima, però, gli operatori solitamente sommano costi di distribuzione, di commercializzazione, gestionali, legati a servizi extra che incidono a valle sul totale a kWh o a Smc che effettivamente verrà pagato: meglio, dunque, informarsi in anticipo anche su questo aspetto.

Scegliere le tipologie di tariffe più adatte alle proprie esigenze

Capire che tipo di tariffe propone l’operatore e se sono adatte alle proprie esigenze non è meno importante al momento di scegliere un nuovo fornitore di luce e gas. Ci sono tariffe indicizzate e, cioè, aggiustate tenendo conto dell’andamento del mercato, per esempio, e tariffe bloccate in cui i costi sono fissi e non possono variare per un determinato tipo di tempo. Per quanto riguarda l’energia elettrica ci sono tariffe multiorarie (generalmente biorarie o triorarie) in cui i prezzi cambiano durante le varie fasce della giornata e tariffe monorarie in cui, invece, i prezzi rimangono uguali a tutte le ore. Le tariffe dual, infine, includono in un solo pacchetto le spese per luce e gas. A seconda delle circostanze una tipologia di tariffa può rivelarsi più conveniente dell’altra e far risparmiare di più sulle utenze domestiche.

Confrontare le diverse offerte luce e gas prima dello switch

Forse il trucco migliore per essere sicuri di non sbagliare nella scelta dell’operatore luce e gas è così confrontare tutte le offerte disponibili nella propria zona. In Rete ci sono appositi comparatori che permettono di farlo, ma chi preferisce avere informazioni ufficiali può utilizzare il sito dell’ARERA (l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente italiana) che ha una sezione ad hoc. Si possono impostare diversi criteri per confrontare le offerte di luce e gas: dalla zona geografica in cui si trova l’edificio in cui attivare le utenze alle tipologie di tariffe a cui dare preferenza, passando per eventuali operatori da escludere dalla ricerca e da filtri che riguardano la possibilità di ricevere la bolletta digitale o domiciliare le utenze su un conto corrente bancario.