obsolescenza

Bei tempi quando compravi un elettrodomestico e questo ti durava per tantissimi
anni. Certo, a livello tecnico e di prestrazioni non si può mettere a confronto un
apparecchio moderno con uno di 50 anni fa, ma perchè oggi durano così di meno?

Cos’è la Obsolescenza Programmata?


Se vogliamo essere precisi, stiamo usando un termine non del tutto corretto.
L’obsolescenza, infatti, sta a significare l’invecchiamento di un prodotto rispetto al
mercato, agli avanzamenti e miglioramenti che avvengono di continuo grazie al
progresso tecnico.
Parlare di obsolescenza programmata, quindi, a rigor di logica, significherebbe
programmare l’uscita sul mercato di modelli successivi a quello che si sta
immettendo allo scopo di indurre il consumatore a cambiare il prodotto a favore
dell’acquisto derll’ultima novità.
Il prodotto diventa obsoleto, ossia al di fuori dell’interesse del mercato dopo un
tempo già previsto dal costruttore, una vera e propria spinta al consumismo.
Negli ultimi anni l’Obsolescenza Programmata ha assunto un altro siugnificato. Si
tratta o tratterebbe, per essere corretti, di una vera programmazione della vita di
un prodotto, particolarmente un elettrodomestico o altri prodotti di elettronica.
Dopo un tempo predeterminato dal costruttore, il prodotto smette di funzionare e il
costo della riparazione e dei ricambi consigliano di buttare l’apparecchio invece di
ripararlo e acquistrarne uno nuovo.

L’Obsolescenza Programmata esiste davvero?


Per prima cosa dobbiamo riconoscere che il principio con cui si costruiva una volta è
diverso dall’attuale. La robustezza e la durata di un prodotto un tempo era un vanto
per le fabbriche, tutto veniva sovradimensionato come materiali e così una
lavatrice, per esempio, durava tranquillamente anche 20 anni e così tutto il resto.
Oggi si bada moltissimo al dimensionamento minimo, sia nei materiali che nei
componenti elettronici che costituiscono diversi apparecchi. Laddove esistono

meccanismi di movimento, è la plastica a farla da padrona, spesso anche plastica di
bassa qualità che si rompe con una certa facilità.
Ecco che anche se non esistesse la Obsolescenza Programmata, la durata odierna di
tanti apparecchi ed elettrodomestici resta comunque ampiamente limitata e ci
troviamo a sostituire ciò che avevamo acquistato con una certa frequenza, spesso
anche appena termina la garanzia e si verificano guasti.
Allora, l’Obsolescenza Programmata non esiste, è solo un mito moderno? Purtroppo
no, esiste davvero.

Le leggi sull’obsolescenza programmata


Non si riscontra, ad oggi, un quadro legislativo chiaro di riferimento relativo
all’Obsolescenza Programmata se non in Francia dove viene equiparata in tutto e
per tutto ad una truffa.
Recentemente, proprio nel Paese transalpino, a trovarsi sotto accusa è stata la
Apple, non per la vita fisica dei suoi apparecchi quanto per l’obsolescenza tecnica, la
velocità con cui un prodotto si trova fuori mercato, superato da nuovi modelli.

Anche la Samsung ha avuto problemi analoghi mentre in Italia sotto la lente di
ingrandimento si sono trovate alcune marche di stampanti per la durata
dell’inchiostro. L’accusa è di produrre cartucce che portano alla segnalazione di
inchiostro al limite anche quando, in realtà, ce n’era ancora.
Questa è l’accusa anche se è tutto ancora da provare. Resta il fatto che troppo
spesso molti apparecchi smettono di funzionare poco dopo la sadenza della garanzia
e questo è un fatto che molte persone hanno cvonstatato e su cui i dubbi sono più
che legittimi.
La Commissione Europea ha lanciato un appello ai costruttori affinchè si adoperino
per aumentare la vita degli apparecchi prodotti, al fine di limitare l’impatto
sull’ambiente per lo smaltimento.
Altro tema è la riparabilità degli apparecchi guasti. Il costo dell’intervento tecnico e
soprattutto il prezzo dei ricambi portano spesso a superare per la riparazione il
costo di riacquisto dello stesso prodotto.
L’impatto sull’ambientre è notevole e anche su questo aspetto è più che valido
l’appello della Commissione europea. Se proprio un apparecchio non si può riparare,

il consumatore può ricorrere alla fantasia per dare nuova vita a tanti oggetti
attraverso il riciclo.