Molte persone si sono trovate e si trovano schiacciate dai debiti e in troppi casi, ma
anche uno solo sarebbe troppo, la condizione di difficoltà ha portato a togliersi la
vita. Anche a fronte di una situazione di debiti pesanti a cui non si riesce a fare
fronte, esistono soluzioni, basta conoscerle per non cadere nella disperazione più
nera.
Cosa è il Sovraindebitamento
Pochi, in Italia, sono stati o sono esenti da debiti. In molti casi si accende un
prestito per fare fronte ad un acquisto per il quale non si dispone della somma
necessaria oppure per affrontare spese personali che non si possono risolvere con le
proprie forze.
Naturalmente prima di accedere ad un prestito, occorre saggiamente fare i conti
con quelle che sono le risorse economiche personali e familiari. In altre parole
bisogna contare bene le entrate e tutte le uscite di spese fisse e di consumo.
Deve sempre esistere un equilibrio tra entrate e uscite e il prestito si inserisce in
questo quadro. Certamente anche le persone più attente e sagge possono trovarsi
improvvisamente ad affrontare un calo deciso delle entrate e trovarsi
nell’impossibilità di fare fronte ai debiti acquisiti.
Il Sovraindebitamento è lo sbilanciamento tra le entrate, le proprietà e il capitale
proprio e il debito accumulato, tale per cui risulti impossibile, a prescindere dalla
volontà personale, ripagare i debiti.
In molti casi tra i debiti che non si riesce più a fare fronte c’è il mutuo della casa
che viene per questo pignorata e messa all’asta ma anche altri creditori possono
avanzare istanze di pignoramento per vedere ripagato il credito accordato alla
persona.
Soluzioni per il Sovraindebitamento
Spesso il sovraindebitamento si genera anche per il sovrapporsi al capitale da
restituire di sanzioni ed interessi che peggiorano il quadro della situazione e rendono sempre più difficile l’uscita dal problema.
Occorre sempre rivolgersi ad un Professionista, Avvocato o Commercialista per
affrontare il problema. Una soluzione possibile è convocare i creditori per proporre il
Saldo e Stralcio del debito.
Attraverso questa azione la proposta che viene fatta ai creditori è di accettare un
rimborso parziale che vede annullarsi gli interessi e rientrare il capitale anche in
misura ridotta.
Sovente i creditori aderiscono a tale proposta in quanto la situazione vedrebbe
molte difficoltà nel recupero del credito e di fronte a questa incertezza che talvolta
diventa anche impossibile, oltretutto con orizzonti temporali di lungo termine,
rientrando con certezza almeno di una parte del capitale oggetto del credito.
Nella trattativa con i creditori è possibile anche stabilire un rientro rateale del
debito. Questa soluzione è totalmente privata, si tratta di una procedura di accordo
privato tra le parti mediata dal Professionista, senza il coinvolgimento di giudici e
tribunali.
La Legge 3/2012
Nel 2012 il Governo ha introdotto una nuova legge anche a fronte dei diversi suicidi
registrati a causa di debiti insopportabili. Questa legge, per questo motivo è stata
chiamata anche Legge antisuicidi.
La soluzione al sovraindebitamento rappresentata da questa legge prevede il ricorso
al Tribunale. In sostanza la persona dimostra al giudice l’entità del debito e lo
sbilanciamento tra capacità di ripagare i debiti e l’entità del debito stesso.
Il giudice analizza la situazione patrimoniale del ricorrente attraverso un consulente
Professionista. Vengono analizzate le proprietà e il capitale della persona,
ovviamente oltre alle eventuali entrate, in sostanza la capacità economica
complessiva del debitore.
Vengono considerati tutti i debiti esistenti e il debito viene ristrutturato dal
Tribunale stesso. In pratica la gestione delle entrate e delle uscite con il rientro dei
debiti passa in mano al giudice e i creditori si adeguano alle sue disposizioni.
Questa porocedura, tuttavia, non è per tutti: si rivolge a dipendenti, pensionati e
disoccupati ma anche a piccoli imprenditori che non abbiano un fatturato superiore
ai 200 mila euro all’anno.
Ovviamente il requisito fondamentale è che la somma dei redditi familiari, delle
proprietà e dei risparmi non sia sufficiente a ripagare i debiti. Uno dei vantaggi è
anche che le procedure esecutive di pignoramento si bloccano, salvaguardando
almeno la vita fondamentale della famiglia.