bullismo

Il risarcimento dei danni morali si può chiedere quando, a causa di un comportamento di un’altra persona, si riportino danni non relativi alla sfera del patrimonio, ma relativi alla sfera fisica e psicologica della persona.

Mentre in passato la richiesta del risarcimento di danni morali era vincolata al fatto che l’altra persona avesse commesso un reato, oggi questo limite non esiste più, ed è possibile avanzare richieste di questo tipo anche, ad esempio, all’interno di un processo penale o civile, provando sin da subito di aver subito danni morali. Per fare ciò, è sempre bene chiedere consulenza ad uno studio legale specializzato in risarcimento danni.

Cosa sono i danni morali?

I danni morali fanno parte, come già detto dei danni non patrimoniali, insieme ai danni esistenziali e a quelli biologici. Con danni biologici si intende una lesione dell’integrità fisica e psichica di una persona, che può essere permanente o temporanea, in seguito ad un illecito compiuto nei suoi confronti. I danni esistenziali, invece, sono relativi ad un contesto più ampio, ovvero ad un danno delle relazioni familiari, sociali ed affettive della vittima a seguito della situazione illecita in esame. Il danno morale è ancora un’altra cosa, ovvero si tratta della sofferenza psicologica che dipende in maniera diretta dall’illecito subito. Per questo è considerato come una conseguenza diretta dell’accaduto, ed è dunque risarcibile anche in assenza degli altri due tipi di danno, e anche in assenza di danni al patrimonio.

Il problema principale nel caso di richiesta di risarcimento per danni morali è che essi vanno, come ogni altra cosa, provati. Per fare ciò, è necessario fornire prove relative all’evento scatenante, al danno patito e alla conseguenza diretta che sussiste tra le due cose. Se per provare un danno biologico è necessaria solamente una perizia redatta da un medico legale, per provare di poter ricevere un risarcimento per danni morali si può procedere attraverso presunzioni semplici, testimonianze e documenti a riguardo. Resta chiaro che, in sede processuale, sarà più complesso determinare se il richiedente abbia diritto al risarcimento, piuttosto che per le situazioni in cui sono richiesti risarcimenti per danni economici o biologici.

Come richiedere il risarcimento per danni morali

In sede civile, è sempre consigliato di procedere cercando un accordo tra le parti, senza intraprendere la via giudiziaria. Qualora ciò non fosse possibile per una serie di motivi, bisognerà rivolgersi ad un avvocato che rediga un atto di citazione basandosi sui documenti prodotti per provare di aver effettivamente subito dei danni morali. Tale atto andrà notificato al danneggiante e al responsabile civile, attraverso l’ufficiale giudiziario.

In sede penale, chi ha subito il danno morale può scegliere due strade: costituirsi parte civile all’interno del processo penale, oppure intentare un’azione civile indipendente, volta ad accertare le responsabilità dell’altro. Qualora si scelga di costituirsi parte civile, sarà necessario provvedere a documentare i danni entro l’apertura dell’istruttoria, con un avvocato di fiducia. Al momento della sentenza, il giudice non si pronuncerà solo sul procedimento penale, ma anche sulla richiesta di risarcimento, generalmente rimettendo gli atti al giudice civile per quanto riguarda la liquidazione del risarcimento pattuito.